Il Museo di Pulcinella

In una ala del Castello al piano terra ed al primo piano con ingresso da quest’ultimo possibile visitare il MUSEO DI PULCINELLA, La cui  precisa denominazione Museo delle Genti di Liburia

Museo della Maschera, del Folklore e della Civiltà Contadina.

Il Museo, intestato ad Alfonso M. Di Nola stato fondato ed allestito dal centro di Cultura "Acerra Nostra".

Si tratta di un museo particolare, diverso dai tanti disseminati un pò dovunque in Italia.

In questo museo tra consunti aratri e vecchie suppellettili si cercato di ricostruire non soltanto i materiali, ma soprattutto l’anima della cultura contadina di Terra di Lavoro, l’ antica Liburia., da cui ebbe origine la stessa maschera di Pulcinella.

Nelle sale trova infatti spazio, accanto agli strumenti del lavoro agricolo, anche la ricostruzione degli ambienti domestici in cui gran parte della vita si svolgeva. Nell’ antica cucina del castello, ad esempio, viene documentato in che modo i nostri contadini fino a qualche anno fa procedevano alla cottura degli alimenti ed alla lavorazione del pane.

Queste erano funzioni domestiche importanti, tali da ammantarsi nell’immaginario popolare e folklorico di una sacralità tutta particolare.

La casa diveniva un vero e proprio santuario dove, accanto alla cura degli affetti familiari, tutta una serie di cerimoniali accompagnavano lo svolgersi della vita quotidiana.

Il servirsi del fuoco per cucinare o per riscaldarsi richiedeva l’affidamento al patronato luminoso di sant’Antuono sant’Antonio Abate signore del focolare e protettore degli animali. Cosi pure Ia panificazione casalinga diventava buona occasione per divinare il sesso di un nascituro:

o   pagnuttiello, piccolo pezzo di pane lasciato lievitare e cuocere recitando formule magiche segrete, appena sfornato a seconda dei segni che presentava, anticipava se la criatura fosse nu masculillo o na femmenella.

Avveniva insomma che lo spazia interno alla casa diveniva luogo dove prendevano forma ,e talvolta corpo, figure fantastiche, ambivalenti, ora belle e buone, ora brutte e malefiche come: o munaciello, 0 mammone Santu Babbulione, Santa Lena.

In questo contesto culturale ed in questa dimensione agraria nasceva Pulcinella: la maschera non cittadina, Ia maschera del buffo e stolto campagnuolo.

Sin dal 1500, infatti, Pulcinella ed Acerra erano diventati un binomio indissolubile.

Per alcuni studiosi Puccio D’Aniello, Paolo Cinella, Paoluccio della Cerra erano quei personaggi che avessero realmente potuto impersonare il primo Pulcinella.

Per altri ,invece, fu uno Zanni Policiniello, piccolo pulcino, con la voce resa roca dalla pivetta o dall’uso della maschera, il grande e primo Pulcinella.

Per altri ancora la maschera acerrana rappresenta l’ultimo erede di Maccus il personaggio più buffo e sciocco delle commedie atellane.

Il museo, dunque, articolato nelle antiche sale della cucina e su due interi piani del Castello appartenuto ai feudatari della città.

Vi sono annessi un Archivio, una Biblioteca ed una Videoteca, dodici sale di esposizione, le cucine, il monumento a Pulcinella di Gennaro d’Angelo.

Il museo comprende una sezione dedicata a Pulcinella ed una al Folklore di Terra di Lavoro antica Liburia

La sezione pulcinellesca si snoda lungo un percorso che illustra molteplici natali della maschera:

PULCINELLA IL MITO E LE MASCHERE

I NATALI DI PULCINELLA

ACERRA E PULCINELLA

IL VESTITO, LA MASCHERA ED IL CORNO

PULCINELLA E LA LUNA

PULCINELLA LA FAME ED I MACCHERONI

PULCINELLA ED I PADRONI

I SANTI, IL PRESEPE E PULCINELLA

LA PIAZZA ED IL TEATRO

LE GUARATTELLE

PULCINELLA NEL MONDO

IL MONUMENTO A PULCINELLA

In questa sezione sono raccolti ed esposti:

documenti originali riferiti alle tradizioni popolari, letterarie e teatrali su Pulcinella; opere d'arte antiche. e moderne di Giambattista Tiepolo, Massimo Perez, Lello Esposito, Alberto Chiancone, Francesco Verio, Ugo Levita, Salvatore Nuzzo, Lino Vairetti, Antonello Leone, etc.; costumi e maschere di Antonio Petito, Eduardo, Totò, Bruno Leone, Carmine Coppola, etc.; oggetti rari ed opere dell’ artigianato campano, antico e moderno.

Sono anche ricostruiti un gabbiotto teatrale da piazza del 1600, un presepe pulcinellesco ed un teatrino delle guarattelle.

La sezione del Folklore di Terra di Lavoro antica Liburia raccoglie strumenti e materiali del lavoro agricolo e comprende il percorso:

CASA E VITA POPOLARE

I SAPERI POPOLARI:

ETNOMEDICINA ETNOBOTANICA ETNOENTOMOLOGIA,

IL LAVORO E I MESTIERI,

I CARRI E GLI ATTREZZI

LE CUCINE ED IL FORNO

Ingresso gratuito.

Orari: 

Tutti i giorni escluso il sabato ore 9.30-13.

La domenica ore 10-12 su prenotazione.

Lunedì e mercoledì anche ore 16- 18.

Acerra Nostra organizza Visite Guidate gratuite su appuntamento per scolaresche e per gruppi.

Inoltre è possibile essere accompagnati da animatori eccezionali quali l’attore Carmine Coppola: L’ultimo vero Pulcinella e dall’attrice Orsola Castaldo.

Le visite guidate si prenotano per e-mail o al numero telefonico:

Tel. 0818857249

Il Museo presente su Internet ai siti:

www.pulcinellamuseo.it

www.museionline.com

www.netgroup.it

 

Proposta di visita guidata con Pulcinella e Colombina

0 cunto ‘e Polecenella

 

Le sale illuminate con le maschere, le statue, i costumi, le stampe, i quadri... Un mistero aleggia nei locali del Museo come una “presenza’, quella della maschera più popolare del mondo, quella maschera sempre affamata, triste e allegra, furba e sciocca, povera e ricca, cinica e sentimentale. - bianca e nera:PULCINELLA.

Ma cosa accade se quella “presenza” si materializza? Quale magia si perpetua se quella voce chioccia, quei movimenti esagerati, quel chiacchiericcio querulo Si trasforma in qualcosa di palpabile, di tangibile.

E proprio da questa fantasia che nasce “0 cunto ‘e Polecenella”: una visita guidata all'intemo del Museo della Maschera dove a fare da cicerone proprio lei, l'eterna maschera acerrana.

Infatti ecco che l’attore Carmine Coppola (erede della maschera di Pulcinella), coadiuvato dall’attrice Orsola Castaldo, nel ruolo di Colombina,guideranno gli alunni allintemo delle sale del Museo. site nell'antico Castello Baronale, illustrando, attraverso un percorso storico, l'intera storia del “Cetrulo Acerrano”. Con i ragazzi apriranno un dialogo fatto di parole, di lazzi e di scenette che sono proprie della tradizione teatrale pulcinellesca - dalla Commedia dell'Arte a Petito . Racconteranno aneddoti, declameranno poesie, utilizzeranno anche un teatrino di burattini per dimostrare l'antica arte dei guarattellari.

Tale trovata renderà una visita culturale piacevole e fruibile ad alunni di tutte le età che, di sicuro, conserveranno un ricordo vivo e indelebile di una maschera che è ancora cosa “viva” e non qualcosa di stantio relegato in polverose sale o sigillata in teche di vetro.

Inoltre gli alunni saranno guidati nella sezione dedicata alla Civiltà Contadina dove troveranno vecchi attrezzi da lavoro. utensili per le faccende quotidiane e, addirittura, la ricostruzione fedele di un’antica casa contadina all'intemo dellaquale si potranno aggirare senza difficoltà trovandosi, cosi, di fronte ad una civiltà in parte scomparsa ma che rappresenta le loro radici.

- Il costo del biglietto di Lit.4.O00 (quattromila) ad alunno e dà diritto alla visita con spettacolo di Pulcinella all'interno del Museo della Maschera, del Folklore e della Civiltà Contadina, La visita può essere effettuata da un gruppo di minimo 30 a un massimo 45 alunni per turno ed ha la durata di un'ora

 

La semplice visita al Museo è gratuita.

Infonnazioni e prenotazioni:

Tel. 0818857249

Fax.0815200051