Per ridurre considerevolmente l’ inquinamento, il Consiglio dei ministri dell’Unione europea (UE), ha adottato a fine aprile una direttiva che limita le quantità ed i tipi di rifiuti che possono andare alla discarica, fissando nello stesso tempo delle norme severe per lo sfruttamento delle discariche. Gli Stati membri dell’UE dovranno realizzare le esigenze della direttiva al più tardi fra un po’ più di due anni. Per esempio non dovranno più autorizzare nè lo scarico di rifiuti liquidi, esplosivi, corrosivi, ossidanti o infiammabili, nè quello di rifiuti infettivi provenienti da ospedali o cliniche - mediche o veterinarie. La direttiva prevede anche un calendario destinato ad escludere a poco a poco dalle discariche i vecchi pneumatici ed a limitarvi molto le quantità di spazzatura domestica biodegradabile. Nella fase dell’ultima tappa, fra diciassette anni al più tardi, si potrà mettere in discarica solo il 35% della spazzatura domestica prodotta nel 1995.

Inoltre, secondo la direttiva, lo sfruttamento di una discarica si potrà fare soltanto con un permesso di cui essa regoli in maniera dettagliata le condizioni di attribuzione. E ancora, alle diverse categorie di rifiuti dovranno corrispondere diversi tipi di discarica