PROGRAMMAZIONE E PARTECIPAZIONE

 

Il nostro paese ha vissuto in questi anni una significativa sperimentazione sui temi della Programmazione Negoziata infatti  i risultati, nonostante le ombre sulle politiche di partenariato per lo sviluppo, hanno assunto valore, ben oltre i confini nazionali.

Spagna, Irlanda, Portogallo sono riusciti a fare tesoro delle esperienze italiane mentre da noi l’approccio critico assume in alcuni casi intenti liquidatori ben oltre il logico ed il giusto.

L’intuizione che vedeva nel capitale sociale e nel territorio le risorse fondamentali dello sviluppo economico, mantiene tutto il suo valore anche nella fase aperta dai nuovi indirizzi politici prevalenti nel paese.

L’esperienza dei Patti Territoriali e del Contratto D’Area nella nostra Provincia ha, pur nella differenza delle esperienze, prodotto una mobilitazione di capacità progettuali tali da identificare per i territori, ipotesi di sviluppo possibile realmente condivise dalla molteplicità di attori istituzionali e sociali che concretamente operano nelle diverse realtà.

Il lavoro di coordinamento istituzionale e di sostegno alla costruzione delle ipotesi di sviluppo locale in un quadro fortemente condiviso di programmazione degli interventi, è stato il principio ispiratore dell’operato di questa amministrazione che, nel corso del tempo, si è dotata e si doterà degli strumenti necessari a svolgere sempre meglio questo lavoro.  Il raccordo tra le attività delle comunità locali e la programmazione regionale e nazionale, esalta e sovraccarica di responsabilità il ruolo della Provincia, soprattutto nella fase di avvio dell’attuazione del POR. Una serie di importanti atti amministrativi ha teso a dotare l’ente degli strumenti necessari per affrontare la nuova fase e rendere più incisiva l’attività di coordinamento delle realizzazioni.  I processi di sviluppo fondati sul partenariato istituzionale e sociale, costituiscono ormai una significativa realtà attorno a cui è cresciuto un metodo nell’approccio ai problemi e soprattutto una esperienza concreta di governo, una nuova classe dirigente diffusa.  Tutto questo rappresenta una risorsa importante   che è nostro dovere preservare.  L’idea  di contribuire alla creazione di Agenzie di sviluppo locale capaci di creare ed accrescere il vantaggio competitivo dei singoli territori, di accogliere ed amplificare le istanze di sviluppo dal basso, può divenire il cuore strategico dei sistemi locali.

La pratica e gli atti della nuova programmazione  costituiscono un contributo a colmare un antico gap ed a far crescere nuovi strumenti di progettazione e partecipazione allo sviluppo economico.

 di Gugliemo Allodi

  Assessore Provinciale alle Politiche Comunitarie

          e alla Programmazione Negoziata