IL PROGETTO INTEGRATO

“CITTÀ DEL FARE”

L’idea-forza

Rafforzare la capacità competitiva del Sistema Locale a Nord-Est di Napoli, un territorio di quasi 300mila abitanti che si caratterizza come "soggetto produttore complesso". È questa l’idea-forza posta alla base del Progetto Integrato “Città del fare”, promosso dai Comuni di Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Cardito, Casalnuovo di Napoli, Castello di Cisterna, Mariglianella e Pomigliano d’Arco.

 Il macro-obiettivo di favorire il "salto di competitività" del territorio e delle imprese viene perseguito attraverso una strategia di complessivo potenziamento del sistema produttivo locale, articolata su alcune principali direttrici di sviluppo, strettamente interconnesse, quali il potenziamento e la riqualificazione, anche in senso ecosostenibile, della dotazione infrastrutturale a servizio del sistema produttivo locale, la messa in rete delle aree industriali, il rafforzamento delle più importanti filiere produttive, la valorizzazione e la promozione di pacchetti localizzativi, il sostegno ai processi di trasferimento tecnologico, innovazione ed internazionalizzazione delle imprese locali.

 

La cronistoria

Il Progetto Integrato “Città del fare” viene ufficialmente identificato il 18 gennaio 2002, con la Delibera di Giunta regionale n. 72. Quattro mesi dopo, il 14 maggio 2002, al termine della fase di istruttoria svolta dall’UPI, la Regione Campania, con il Decreto del Presidente n. 383, istituisce formalmente il Tavolo di concertazione istituzionale, che risulta essere composto dai Presidenti della Regione Campania e della Provincia di Napoli, dai Sindaci dei nove Comuni coinvolti (con Afragola ente capofila) e dall’Amministratore Delegato dell’Agenzia Locale di Sviluppo Città del fare SCpA, cui viene affidata l’assistenza tecnica per la progettazione dell’iniziativa. In seguito, viene ammesso al Tavolo anche il Presidente del Consorzio ASI Napoli.

L’assegnazione del tetto di spesa avviene a quasi un anno di distanza, quando, con la Delibera di Giunta n. 6085 del 13 febbraio 2003, la Regione Campania stanzia, a favore del PI “Città del fare”, una disponibilità di risorse finanziarie complessivamente pari a circa 18,9 milioni di euro. La formale comunicazione viene trasmessa al Soggetto capofila il 20 marzo 2003. È a decorrere da tale data che scattano i 90 giorni entro i quali bisogna produrre i contenuti del PI, così come indicati delle Linee Guida predisposte dal Nucleo regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Produttivi.

A tal fine, la Città del fare SCpA avvia un’intensa attività di concertazione e animazione che coinvolge tutti gli attori istituzionali, politici, economici, sociali e culturali del Sistema Locale a Nord-Est di Napoli. Le attività di “ascolto del territorio” prevedono, tra l’altro, l’indizione di un’Avviso pubblico per la raccolta di idee-progetto proposte da privati, mentre nei Tavoli di concertazione istituzionale si discute della progettualità pubblica.

A seguito di tale fase, il 18 luglio 2003, il nove Comuni del Sistema Locale della “Città del fare” consegnano alla Regione Campania i 56 interventi individuati per accrescere lo sviluppo e l’occupazione dell’area a Nord-Est di Napoli. Con le risorse messe a disposizione dal POR Campania 2000-2006, soltanto 22 progetti potranno essere realizzati. Le altre 34 iniziative progettuali esprimono, invece, una domanda integrata di sviluppo che potrà essere soddisfatta solo se saranno attivati ulteriori canali di finanziamento pubblico.

Quindi, raccogliendo l’opportunità offerta dalle procedure del POR, i Sindaci della “Città del fare” presentano, insieme agli interventi “entro tetto”, anche una serie di progetti “fuori tetto” (ovvero tali da richiedere risorse eccedenti rispetto all’ammontare complessivamente disponibile) e “fuori Misura” (ovvero finanziabili attraverso Misure del POR diverse da quelle “integrabili”). Inoltre - atteso che gli effetti concreti degli investimenti programmati potranno essere significativi solo se potranno dispiegarsi su un territorio “vivibile” - il PI “Città del fare” individua, in un’ottica di piena integrazione delle azioni di sviluppo e di efficace ed efficiente concentrazione dei finanziamenti pubblici, altri 28 interventi progettuali volti a tutelare la qualità ambientale di un’area che, su questo fronte, vive da tempo una situazione particolarmente critica. Tra questi progetti si segnalano, come prioritari, quelli relativi al completamento del Parco “Vasca Taglia” di Cardito o al risanamento dei Regi Lagni. 

I numeri del PI “Città del fare”

Come schematicamente riportato nella tabella a fianco, gli interventi programmati si suddividono in:

 §         32 progetti per l’infrastrutturazione primaria e secondaria del Sistema Locale a Nord-Est di Napoli, di cui 11 realizzabili con le risorse disponibili (circa 6 milioni e mezzo di euro);

§         3 progetti per l’allestimento di Centri di servizio alle imprese da localizzare in contesti urbani, di cui 2 realizzabili con le risorse disponibili (circa 2 milioni e 600mila euro);

§         iniziative per la concessione di regimi di aiuto e la produzione di fonti rinnovabili di energia, realizzabili con risorse “entro tetto” pari a circa 5 milioni di euro;

§         9 progetti per la costruzione di reti e infrastrutture immateriali (servizi, formazione, azioni per la promozione delle pari opportunità), di cui 8 attivabili con i quasi 2 milioni e mezzo di euro disponibili.

 A questi interventi, si aggiungono, non finanziabili entro il tetto di spesa assegnato, due proposte di “contratto di investimento” ed una piattaforma di progetti per la realizzazione di un sistema innovativo di smaltimento dei rifiuti. Tuttavia, a fronte di un quadro così complesso ed articolato di proposte progettuali, emerge chiaramente che i 19 milioni di euro resi disponibili dal POR sono insufficienti. Per realizzare gli obiettivi posti dalla Regione Campania e dai nove Comuni, servirebbero almeno altri 152 milioni di euro.

A riprova del forte fabbisogno espresso dal territorio e della propensione all’investimento privato, si evidenzia come, per un finanziamento di 19 milioni di euro, sarà attivato un cofinanziamento pari a quasi il doppio (37 milioni di euro), per un investimento totale che supera i 56 milioni di euro.

Se poi fossero realizzati tutti gli interventi proposti, sarebbe possibile attivare un ulteriore cofinanziamento di 71 milioni di euro, con un investimento complessivo di quasi 290 milioni di euro. Con i 22 progetti presentati “entro tetto”, si prevede di infrastrutturare oltre 600mila metri quadri di aree destinate ad attività produttive, di consentire l’insediamento di 20 imprese, di creare almeno 300 nuovi posti di lavoro. Come è ovvio, risultati di gran lunga superiori poterebbero essere ottenuti se fosse realizzato l’intero quadro di iniziative proposte.

Carlo Cristarelli

Città del fare SCpA

Area Informazione e Coesione



La domanda di sviluppo integrato

del Sistema Locale “Città del fare” a Nord-Est di Napoli

Scheda di sintesi del PIT “Città del fare”

proposto alla Regione Campania

Quadro riepilogativo degli interventi programmati

e di quelli realizzabili con le risorse POR ed Intesa Istituzionale disponibili

 

Interventi per le infrastrutture materiali

Program_
mati

Realizzabili con le risorse pubbliche disponibili

Risorse pubbliche disponibili

Risorse pubbliche necessarie

Infrastrutture primarie e

secondarie in aree produttive

32

11

6.523.968

119.644.536,60

Infrastrutture secondarie

 (centri di servizio in

contesti urbani)

3

2

2.614.000

829.750,06

 

Interventi privati per la crescita economico-produttivo

del Sistema Locale

Program_

mati 

Realizzabili con le risorse pubbliche disponibili

Risorse

pubbliche

disponibili

Risorse pubbliche necessarie

Regimi di aiuto alle PMI locali

1

1

4.397.577,05

0

Contratti d’investimento

2

0

0

26.643.397,82

Energia da fonti rinnovabili

1

1

3.260.000

0

Piattaforma dei rifiuti

2

0

0

4.260.000

 

Interventi per la costruzione di reti e infrastrutture immateriali

Program_

mati 

Realizzabili con le risorse pubbliche disponibili

Risorse

 pubbliche

disponibili

Risorse pubbliche necessarie

Servizi

3

3

1.357.900

0

Formazione risorse umane

4

3

746.000

567.000

Azioni per le pari opportunità

2

2

376.000

0

 

Totale

56

22

19.275.445,00

151.944.684

 

 

 

Cofinanziamenti conferiti al PI dalla Progettazione Integrata

 

Tipologia di risorsa

Risorse disponibili

Risorse necessarie

Risorse pubbliche conferite al PI dagli Enti locali

4.915.154,64

20.656.985,48

Risorse private conferite al PI

14.767.825,70

50.470.928,00

Altre risorse pubbliche conferite al PI

17.731.750,00

0

Totale altre risorse

37.414.730,34

71.127.913,48

 

 

Totale generale risorse PI

 

56.690.175,00

 

223.072.597,48

Risultati attesi

Program_

mati

Realizzabili con le risorse disponibili

Realizzabili con le risorse necessarie

Mq. di aree produttive infrastrutturate

6.621.000

664.400

5.956.600

N° di imprese insediate

300

20

280

N° corsi di formazione

11

6

5

N° di soggetti formati

220

150

70

N° di nuovi occupati

1.300

300

1.000

Altri progetti - La capacità di attrarre investimenti è strettamente connessa (e dipende) dalla qualità ambientale.

Il PIT “Città del fare” indica 28 interventi primari che conferirebbero valore aggiunto al quadro delle iniziative programmate.Ad esempio, i progetti per il rilancio del Parco “Vasca Taglia” Cardito e per  il risanamento dei Regi Lagni.

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