La Consulta Regionale degli
Handicappati ONLUS è stata costituita con atto notarile
nel luglio 1980, dai rappresentanti di alcuni gruppi ed
associazioni, che a partire dal 1975-76 avevano iniziato
a promuovere delle battaglie per il pieno inserimento
degli handicappati nella vita civile e sociale.
L'attività più intensa è però iniziata subito dopo il
terremoto del 23/11/80, prima col coordinamento di
giovani volontari per distribuire aiuti ai feriti e
traumatizzati del sisma presenti negli ospedali, per
coordinare informazioni per il ricongiungimento delle
famiglie, per distribuire aiuti in vestiario del
CO.MI.LI.TER, e altri provenienti dall'Italia e
dall'estero. Attraverso una associazione di soccorso
francese (Secours Popoulaire Français) sono state
distribuite specifiche attrezzature didattiche ad alcune
scuole dell'Irpinia e numerose sedie a ruote. Terminato
il periodo dell'emergenza la Consulta si è maggiormente
rivolta ad attività di raccordo tra le diverse
associazioni degli handicappati e delle loro famiglie e
di promozione di interventi concreti da parte degli Enti
Locali a sostegno dell'integrazione.
Dal 1981 al 1984 è stata condotta la battaglia per una
legge regionale specifica per questi problemi. In quel
periodo la Consulta è stata più volte consultata dallaV
Commissione del consiglio della Regione Campania, finchè
la legge è stata approvata (Legge regionale 15/3/84,
n.11). Oggi continua l'iniziativa per la sua
applicazione, sia per sensibilizzare opinione pubblica.
Un rappresentante della Consulta è presente insieme a
quelli di altre associazioni nel Comitato consultivo
previsto nell'art.19 della legge regionale, istituito con
decreto del Presidente della Giunta Regionale. La
Consulta è sempre presente in difesa del diritto alla
vita ed alla salute dei disabili.
Lo stretto rapporto con la Cooperativa Rosanna le ha
permesso di promuovere e seguire dal 1994 la prima e
unica esperienza realizzata in Campania di una
casa-famiglia per soggetti provenienti da istituti
simili, nell'ambito della ASL Napoli 2.
Sono stati pubblicati una brochure dal titolo "Quota
zero",che illustra con un'agile grafica la normativa
sulle barriere architettoniche e una Guida
dell'accessibilità urbana, per la quale sono stati
censiti ben 1200 edifici pubblici.
Il periodico di informazione dalla testata
"Handinews" è da anni l'organo di informazione
dell'Associazione e da oggi anche su sito
internet:www.provincia.napo Con alcuni contributi
regionali è stata creata una biblioteca specializzata,
"Handibook", che conta già alcune centinaia di
volumi, nonché materiale informatico.
Nel campo della applicazione della legislazione sulle
barriere architettoniche (art. 27 Legge 30/03/71 n.118 e
DPR 384 del 1978 L.13 del 09/01/89;Circolare 22/06/89
n.1669/U.L.) la Consulta ha ottenuto il rispetto di
questa normativa nei progetti della ricostruzione alloggi
e infrastrutture post-terremoto, della metropolitana di
Napoli, in alcuni edifici d'interesse culturale (es:
Museo Archeologico). Queste conquiste sono state
illustrate in una Mostra, dal titolo "Architettura
senza barriere", col patrocinio del Comune di Napoli
e della Presidenza del Consiglio Regionale, tenutasi a
Villa Pignatelli nell'aprile 1983, poi portata a Nizza,
Marsiglia e al SAIE 1984 di Bologna. Il catalogo della
mostra costituisce un contributo originale nella
letteratura sulle barriere architettoniche. Si è
ottenuto successivamente l'adeguamento di importanti
strutture quali il II Policlinico di Napoli , gli scavi
archeologici di Pompei, l'aeroporto di Napoli che è
stato dotato inoltre di appositi pullmini-elevatori. Si
è ottenuto il superamento delle barriere architettoniche
nello Stadio S.Paolo di Napoli con la realizzazione delle
tribune accessibili per i tifosi. Primo intervento
nell'architettura calcistica nazionale.
La Consulta ha ricevuto in dono dal Secours Popoulaire
Français un pullmino elevatore dotato di scivoli. Un
campo nuovo si è aperto con l'applicazione della legge
n.13/1989, per il superamento delle barriere
architettoniche nell'edilizia privata, anche se dopo
appena tre anni il finanziamento è stato sospeso.
Un altro settore in cui la Consulta ha marcato la sua
presenza è quello dell'integrazione scolastica dei
minori handicappati. La Consulta ha contrastato tutti i
casi di immotivato rifiuto di questi bambini, e,
ponendosi in difesa dei loro diritti ha costituito
altresì un punto di riferimento per gli insegnanti che
vogliono migliorare la loro qualificazione. La Consulta
ha un proprio rappresentante nel Gruppo di lavoro per
questi problemi presso il Provveditorato agli Studi di
Napoli previsto dalla legge n. 104/92. Nello stesso tempo
ha aperto una vertenza nei confronti di alcune
amministrazioni comunali per ottenere l'assistenza
scolastica ed il trasporto per i non autonomi. In
collaborazione con la Cooperativa Rosanna, si è ottenuto
un primo parziale servizio di aiuto scolastico ai minori
handicappati non autonomi delle scuole di Napoli, con 20
unità di personale. Dopo una prima esperienza di un
corso di orientamento alla mansione di assistenza
materiale per circa 200 giovani, si è ottenuta
l'autorizzazione regionale per un vero corso di
formazione professionale in questo settore, con la
relativa qualifica e iscrizione al collocamento. Un corso
simile è stato organizzato nella provincia di Caserta
per i disoccupati iscritti nella "mobilità"
dell'ufficio del lavoro.
La Consulta ha intrapreso attività anche per il problema
dell'inserimento degli handicappati nei corsi di
formazione professionale e per la riforma del
collocamento obbligatorio, si promuovono inoltre tutte le
iniziative dirette all'integrazione degli handicappati
nel mondo del lavoro, quali ad esempio le cooperative
integrate. Con autorizzazione regionale e finanziamento
del Fondo sociale europeo si è ottenuto un corso per non
udenti e handicappati motori per l'addestramento all'uso
dei computers.
Attraverso una lunga elaborazione è stata collaudata la
computerizzazione di un censimento degli handicappati,
come indispensabile strumento di programmazione dei
servizi da parte degli Enti Locali. Una scheda tipo è
stata ampiamente sperimentata, in un primo momento nel
territorio dei Comuni di S.Antimo e Palma Campania, poi
utilizzata, in collaborazione con la Cooperativa Rosanna,
a Napoli e in trenta Comuni campione della Regione
Campania, grazie a due "Progetti giovani"(art.
23, Legge n.67, 1988),"Handicomp 1" e
"Handicomp 2". Un terzo progetto art. 23, per
l'anno 1991 ha riguardato il censimento delle barriere
architettoniche. Dal censimento delle barriere
architettoniche è stata realizzata la prima guida
all'accessibilità di Napoli "Napoli: dove
accedere".
Lo statuto della Consulta è adeguato alla legislazione
nazionale ed a quella regionale sul volontariato. In base
alla L. n.266 del 1991 e L.R. 9/93 sono stipulate
convenzioni in più di venti Comuni della provincia di
Napoli per l'attuazione di servizi di volontariato nel
campo dell'assistenza scolastica e domiciliare agli
handicappati, e dell'assistenza domiciliare agli anziani,
e di trasporto. In alcuni comuni è stato realizzato e
attivato un centro diurno con laboratori, in altri Comuni
sono state realizzate Case Alloggio diurne per
Disabili-CAD, sempre con operatori particolarmente
qualificati. Sono impegnati complessivamente più di
duecento volontari. Tutti gli operatori hanno seguito un
corso di formazione "full immersion" per dieci
giorni prima di iniziare l'attività, altri hanno
acquisito la qualifica regionale con corsi di formazione
professionale.
Dal 1997 la Consulta con una convenzione è presente
presso la medioteca della Città della Scienza in Napoli
per diffondere le conquiste nel settore delle tecnologie
informatiche legate alla disabilità (programmi
pedagogici informatizzati, controllo dell'ambiente
domestico con data-base centralizzato, altro).
La Consulta svolge anche una continua attività di
informazione e di consulenza legale per tutti i cittadini
per le pratiche di certificazione dell'invalidità,
concessione di pensioni, ecc., nonché su tutte le
novità legislative. Con la collaborazione del Centro
Studi Europa è stata istituita una sorta di patronato
legale, soprattutto per rispondere attraverso azioni
legali alle gravi ingiustizie dovute ai ritardi da parte
delle ASL nelle certificazioni di invalidità.
La Consulta mantiene relazioni e contatti con tutte le
associazioni culturali e di promozione che si occupano
dei diritti dell'infanzia e dei cittadini in generale,
che in qualche modo partecipano della stessa battaglia
culturale. Ogni anno la Consulta ha organizzato uno o due
convegni pubblici sui temi più rilevanti, che
interessano il settore. Nel novembre 1985 una delegazione
della Consulta si è recata a Strasburgo ed è stata
ricevuta al Parlamento Europeo, un'altra nel maggio 1993.
Attualmente e dal Giugno 98 la Consulta con l'Amministrazione
Provinciale di Napoli ha attivato la realizzazione di
un progetto HORIZON: "Consulenza
globale ai Servizi Sociali delle Amministrazioni comunali
relativamente al settore disabili" che prevede la
formazione di 100 dipendenti comunali di 50 Comuni della
Provincia di Napoli prevalentemente nel settore
informatico e legislativo. La presente pubblicazione
risulta essere la prima che rientra nell'attività del progetto HORIZON ed è stata
realizzata dalla collaborazione tra i quattro partners
europei . L'obiettivo è quello di informare i partners
sulle attività relative alle finalità dei progetti e di
creare una sempre maggiore intesa e dialogo tra le parti.
Sono attualmente iscritti circa mille soci, il consiglio
di amministrazione è composto di cinque persone, sono
organizzate sedi e gruppi territoriali nei quartieri
napoletani e nei comuni della provincia di Napoli. Nelle
province in cui non è presente con nuclei organizzati la
Consulta intrattiene comunque rapporti di stimolo e di
collaborazione con le istituzioni.
La sede centrale è in via Don Bosco 4F - 80141 Napoli -
Tel/Fax 081/7515692,
Pasquale Imperatore
Pietro Carucci
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