I Programmi di Iniziativa Comunitaria

EQUAL

La Commissione Europea ha adottato un bozza di nuova iniziativa comunitaria EQUAL che presenta le linee direttrici per il periodo 2.000-2006 e descrive gli obiettivi, la portata e le modalità di attuazione dell'iniziativa stessa. Come specifica il nuovo regolamento dei fondi strutturali, EQUAL persegue la "cooperazione transnazionale per la promozione di nuove pratiche di lotta contro le discriminazioni e le ineguaglianze di qualsivoglia natura in relazione con il mercato del lavoro". L'integrazione sociale e professionale di coloro che chiedono asilo verrà debitamente tenuta presente nel contesto di EQUAL. L'iniziativa, finanziata dal Fondo Sociale Europeo, è una delle componenti della Strategia Europea per l'Occupazione e privilegia chiaramente, attraverso tematiche orizzontali, un approccio attivo e preventivo delle pari opportunità per tutti. Gli Stati Membri dovranno far sì che questo approccio tematico orizzontale giovi prioritariamente alle vittime delle principali forme di discriminazione (dovute al sesso, alla razza, all'origine etnica, alla religione o alle convinzioni, alla disabilità, all'età, alle propensioni sessuali) e di ineguaglianza. Grazie alla sua dimensione transnazionale ed all'importanza attribuita alle attività di rete e di capitalizzazione, EQUAL costituirà un laboratorio inteso a promuovere un mercato del lavoro accessibile a tutti, e a tal fine sperimentare nuove modalità di attuazione, fare emergere prassi corrette e garantire una buona diffusione dei risultati che sarà stato possibile ottenere.
Questa iniziativa comunitaria è la prima azione avviata da Anna Diamantopoulou, Commissario Europeo responsabile dell'Occupazione, degli Affari sociali e del Fondo Sociale Europeo.
EQUAL si inserisce nel novero delle precedenti iniziative europee Occupazione ed ADAPT, tuttavia con un approccio più integrato, pluridimensionale dei fattori causa di ineguaglianza e discriminazione. L'iniziativa si articola intorno a "partenariati di sviluppo" costituiti su base geografica o settoriale ed imperniati su tematiche strutturate intorno ai 4 pilastri della strategia europea per l'Occupazione: Occupabilità – Imprenditorialità – Adattabilità e Pari opportunità tra uomini e donne.
Questi partenariati che riuniscono partenariati pubblici, privati e associativi, dovranno essere veri e propri vettori della dinamica comune degli Stati membri a favore dell'occupazione: con una maggiore visibilità sul piano locale delle linee direttrici stabilite, con una riflessione delle attività e degli scambi potenziati sul piano transnazionale, con la ricerca sistematica della capitalizzazione di prassi corrette, con l'allestimento di reti tematiche sul piano nazionale e transnazionale, con un esplicito intento di impatto e mainstreaming delle politiche occupazionali, sia negli Stati Membri che sul piano della strategia comune.
La Commissione ha individuato tre caratteristiche per dare valore aggiunto e conferire una dimensione comunitaria all'iniziativa:
· Consolidamento del partenariato di sviluppo e cooperazione transnazionale;
· Sviluppo e implementazione dei progetti;
· Creazione di una rete di lavoro per la diffusione dei risultati
Il documento adottato dalla Commissione descrive dettagliatamente le azioni, gli orientamenti per la selezione le modalità di cooperazione transnazionale e i meccanismi di diffusione di prassi corrette. Esplicita inoltre le condizioni di preparazione, presentazione e approvazione dei programmi EQUAL, come pure del loro controllo e della loro valutazione. L'iniziativa dispone, per il periodo 2.000-2.006, di un bilancio di 2.847 milioni di Euro.
L'adozione del progetto da parte della Commissione permetterà la consultazione del Comitato del Fondo Sociale Europeo e ne consentirà la discussione al Parlamento Europeo e nelle altra istituzioni comunitarie, ai fini dell'adozione definitiva da parte della Commissione agli inizi dell'anno 2.000. Il primo bando di gara potrebbe essere lanciato alla fine del 2.000.

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