Politiche sociali e prospettive politiche.

 

Nel nostro Paese si sta sempre più diffondendo una nuova coscienza della solidarietà intesa come principio concreto e programmatico e non semplice intervento emergenziale e assistenziale. In quest adirezione si sta riprogettando il nuovo welfare. Le varie riforme da quella sanitaria a quella pensionistica, dalle Bassanini sul federalismo ai provvedimentio sui minori e sugli immigrati. Ma tale processo è appena iniziato. Una tappa fondamentale sarà rappresenatta dall’approvazione in Parlamento del disegno di legge Signorino sulle politiche sociali. Dunque abbiamo la consapevolezza di vivere una fase di transizione tra il vecchio ( e in parte superato) modo di concepire lo stato sociale e il nuovo principio di protezione sociale che verrà attuato. Dal settore del non- profit si potrà sviluppare una nuova imprenditoria sociale che può rappresentare una straordinaria occasione di occupazione e sviluppo , in partivclare ne l Mezzogiorno. In questa fase di transizione, dunque, consci anche delle numerose difficoltà che essa comporta , come Provincia di Napoli vogliamo fare la nostra parte facendoci carico di governare sul territorio la transizione ma anche di indicare una proposta per il futuro, prospettando un percorso istituzionale programmatico, concertando con i Comuni e con l’associazionismo sociale, convinti come siamo che il Welfare sarà riformato dall’alto e dal basso e che non ci sarà riforma generale senza una riforma locale. Noi vogliamo concorrere a definire questa con le nostre forze , partendo dal nostro specifico ruolo istituzionale. Infatti l’Istituzione intermedia divrà concorrere alla progarmmazione del sistema integrato di interventi e servizi alla personacon un ruolo di coordinamento dellepolitiche dei Comuni così come previsto dalla 142 ed ora più marcatamente dal D.L. 112 , una funzione che la Provincia di Napoli ha svolto e sta svolgendo riguardo alla attuazione della legge 285, quella sull’azione positiva per l’infanzia e per l’adolescenza .

Sarà presto operativo l’Osservatorio Provinciale sulle politiche sociali che la Provincia costituirà avvalendosi del sostegno trecnico del Forum nazionale degfli assessorati sulle politiche sociali.

L’osservatorio si qualificherà anche come strumento di supporto per le singole amministrazioni comunalicon la produzione di dati e conoscenze indispensabili per una programmazione degeli interventio e per una razionale distribuzione delle risorse. Ci stiamo attrezzando,quindi, alla funzione del domani tracciando un percorso senza dimenticare la competenza del passato e in buona parte del presente; il sostegno a fasce deboli della popolazione – dalle madri in difgficoltà, ai video lesi e gli audiolesi – su cui lìAmministrazione ha attuato politiche innovative. Sul percorso della riforma vorremmo tentare di avviare un processo di delega delle nostre mansioni ai Comuni( così come prevede il dl 112) , parallelamente proponiamo ai Comuni di individuare un metodo per la formulazione dei piani sociali di zona che ci daranno la possibilità di redarrre il primo Piano Sociale Provinciale.

Inoltre intendiamo richiamare la Regione all’attuazione di quanto di sua competenza.

La Provincia di Napoli chiede in sostanza un vero e proprio trasferimento di delega .Una attenzione a parte merita il ruolo dell’associazionismo , del volontariato , della cooperazione sociale , di tutto quel variegato e vivace mondo del non profit. Con tutto il sistema delle Autonomie Sociali dobbiamo prendere impegno ad un coinvolgimento nella fase della progettazione. Il mondo del volontariato e dell’associazionismo sociale appare una realtà in costante e continua espansione, confermandosi da un lato come importante risorsa per i servizi sociosanitari ed assistenziali, dall’altro come fondamentale elemento per la definizione delle politiche e delle iniziative di lotta all’esclusione sociale.

I settori di competenza sono : handicap, anziani, disagio mentale , Aids, giovani e minori, detenuti ed ex detenuti , tossicodipendenza, alcoolismo,immigrati, oltre al reiserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati.

In attesa che la Regione approvi l’attesa legge sulla cooperazione sociale, la Provincia prende impegno a costituire l’albo delle associazioni e delle cooperative sociali, e di dare gli strumenti per monitirare un arealtà in movimento .

Bisogna insieme creare le condizioni affinchè il mondo delle autonomie sociali diventi un punto di riferimento fondamentale al quale delegare , da parte degli EE.LL., dopo aver coinvolto nella fase della progettazione , le gestioni dei servizi sociali e degli interventi territoriali integrati.

                                                                                                                          di    Teresa Armato

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