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PROVINCIA DI NAPOLI

     Newsletter del Servizio Europa

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anno 2  - n°4

dicembre 2000

IL PUNTO DI VISTA 

I Progetti integrati e la nuova Programmazione  Regionale

ATTUALITA'

Asse III Risorse Umane  -  2400 miliardi per la Campania

 

Alla Provincia i fondi per l'agricoltura e la pesca             (SFOP e FEGOA)

 

PROGRAMMA        RAP 100            Una rete di assistenza per gli enti locali

 

 
 

 
 
 

 
 
 

 


                LA NUOVA FASE DELLA               PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

La Giunta regionale il 15 novembre scorso ha approvato il complemento di programmazione del POR Campania rispettando i tempi indicati dalla Comunità Europea.  Ritengo che si debba esprimere un giudizio positivo. Le riunioni del tavolo di partenariato regionale sono state utili per far emergere una comune volontà tra le diverse componenti.

Le province hanno ottenuto un’importante funzione di coordinamento e di indirizzo in qualità di enti sovracomunali e sono state chiamate a rispondere ad importanti responsabilità. Così si disegna, tra l’altro, un nuovo passo della nuova provincia.  Ora si apre una fase assai impegnativa, poiché bisogna dimostrare di saper sfruttare bene le straordinarie risorse messe a disposizione dalla Campania, cancellando la pessima figura fatta con il POP 94 – 99. Tra l’impostazione di quegli anni e quella oggi adottata, vi è una radicale differenza.  Il governo regionale allora adoperò una scelta burocratica, dirigista e centralista costruendo un rapporto con forti poteri economici e societari trascurando le istituzioni locali e le parti sociali.  Quella scelta si è dimostrata infausta ed ha fatto perdere una prima grande occasione per avviare moderni processi di sviluppo.  L’attuale Giunta ha scelto, in sintonia con il lavoro svolto per il POR la strada del partenariato e della concertazione chiamando al confronto le province, i comuni, i sindacati, le associazioni di categoria, gli industriali, le associazioni del terzo settore.  Il complemento di programmazione è frutto del dialogo tra questi soggetti e dell’individuazione delle priorità strategiche per configurare uno sviluppo compatibile e sostenibile. La Provincia di Napoli ha intenzione di  stare pienamente in questo processo.  Nella seduta di giunta del 6 novembre scorso è stata approvata una importante delibera che prevede: 

1.                 l’insediamento del tavolo provinciale  del partenariato il cui protocollo d’intesa è stato sottoscritto da 18 partner;

2.               il documento di indirizzo sulle priorità per lo sviluppo economico dell’area metropolitana;

3.               il documento di individuazione delle aree PIT della Provincia.

Si è così definito l’impianto di massima per poter lavorare in sintonia con i contenuti dei documenti regionali.

La consultazione con tutto il sistema delle autonomie è già iniziata, per poter sottoscrivere entro il 15 gennaio prossimo, il protocollo d’intesa con la Giunta Regionale e consentire al Presidente Bassolino di insediare, con proprio decreto, i tavoli di partenariato.  Ma quello che ci attende non è solo un lavoro procedurale, anzi ben presto bisognerà passare al merito progettuale indicando ciò che serve nei territori per rendere concretamente praticabili le strategie di sviluppo. Sarà, perciò necessario un confronto alto tra il sistema istituzionale e le rappresentanze di interessi imprenditoriali e sociali così da far convergere il bisogno di infrastrutturazione e di semplificazione urbanistica dei territori e le peculiarità che possono determinare sviluppo e nuova occupazione.  Un passo in avanti, quindi, rispetto ai percorsi avviati con la programmazione negoziata. Il terreno d’incontro dovrà essere la procedura partenariale ed il metodo della concertazione.  Il governo nazionale, nel contempo, ha scelto di superare la guida  centrale della programmazione negoziata attraverso il Ministero del Bilancio e di procedere alla regionalizzazione.

Si definisce, così, un altro perno importante di decentramento e di organizzazione federalista e solidale dello Stato.

Mentre ciò avviene si deve impedire ogni possibile sbandamento, incertezza o stallo; perciò  un ruolo molto forte devono giocarlo le Regioni e le Province.  Credo sia necessario che, in breve tempo, il Presidente della Giunta Regionale convochi le Province campane a discutere le norme transitorie possibili per accompagnare dal basso il passaggio delle competenze sui patti territoriali e i contratti di programma.  Un’occasione da non perdere può essere quella del bilancio di previsione del 2001 della Regione Campania.  In tal modo tante realtà, che in questi mesi hanno lavorato per definire il quadro progettuale e gestionale nei territori attraverso i patti, potranno trovare concrete opportunità finanziarie e normative.  Così la nuova programmazione potrà essere vissuta ed utilizzata come una risorsa positiva consentendo agli attori sociali di guardare con fiducia al sistema istituzionale.

di Guglielmo Allodi

Assessore Provinciale alle Politiche Comunitarie e alla Programmazione Negoziata

 
 


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